venerdì 5 ottobre 2018

Recensione Investigation - Marie Force

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Oggi torniamo a sfoltire la lista delle autrici del RARE con Investigation di Marie Force, edito da Harper Collins Italia.
E siccome è da agosto che io e la cugi cerchiamo di cimentarci in una buddy read senza riuscirci (ovviamente per colpa mia...), a sto giro le ho detto di dirmi quando aveva intenzione di iniziare il romanzo.
Trattandosi fondamentalmente di un giallo, volevo leggerlo insieme a lei per vedere se era in grado di catturarci entrambe.
Perciò, venite a sapere cosa ne penso!

Investigation
Marie Force

  

Editore: Harper Collins Italia

Genere: Romantic-Suspense

Trama: Washington è la città del detective Samantha Holland. Le"scene del crimine" sono sempre state la sua passione fin da bambina e il suo intuito l'ha aiutata in più di un'occasione nel risolvere anche i casi più ostici. Almeno fino all'ultima indagine dove qualcosa è andato storto e lei si è vista portare via carriera e credibilità. Per questo ha bisogno di riscattarsi e di un caso nuovo in cui tuffarsi anima e corpo. L'occasione si presenta quando il senatore John O'Connor viene trovato brutalmente ucciso nel suo letto e l'indagine viene assegnata proprio a lei. La situazione è davvero complicata anche perché Sam si trova a dover collaborare con Nick Cappuano, amico fraterno e capo dell'ufficio stampa del senatore, ma anche sua vecchia conoscenza. Lei deve far forza su se stessa per rimanere concentrata sul caso, nonostante si senta in bilico tra ciò che vorrebbe fare e ciò che è giusto fare. Sam sa che anche il più piccolo errore potrebbe risultare fatale, soprattutto alla luce dell'inarrestabile scia di cadaveri che trova sulla propria strada..



Ok, io ammetto di essere prevenuta quando si tratta di gialli, perché fondamentalmente questo è un giallo con un po' di romance piazzato dentro.
Questo perché purtroppo, essendo abituata ai romanzi più che contorti della Christie, non ne ho ancora trovato uno che regga il confronto, e questo libro a mio parere non ci si avvicina neanche lontanamente.

Si parte subito in quarta, non abbiamo un'infarinatura iniziale dei personaggi, bensì assistiamo subito al delitto che sarà al centro della storia.
Il caro Nick si ritrova nella spiacevole situazione di rinvenire il cadavere del suo migliore amico, il senatore John O'Connor, ed è in questa occasione che reincontra una sua vecchia fiamma, Sam, poliziotta incaricata di risolvere il caso.

Al contrario di Nick, che a parere mio è caratterizzato superficialmente, Sam è decisamente una donna con le palle, ed è stata in assoluto il mio personaggio preferito.
Non è in cerca di qualcuno che la salvi da questo mondo crudele, anzi, è lei che cerca di proteggere coloro che ama e che le stanno accanto.
Per quanto possa avere una miriade di problemi, partendo dalla dislessia ad un padre tetraplegico, non si lascia abbattere ma affronta la vita di petto.

Nel particolare, più che il rapporto amoroso con Nick che, come per il personaggio in sè, risulta approssimativo e superficiale, se non al limite del comico per la velocità con cui questi due si innamorano, ho apprezzato il rapporto che Sam ha con il suo partner, Freddie, e devo ammettere che, per quanto sapessi che era impossibile che i due finissero insieme, li ho shippati quasi da subito.

<Lo dirò solo questa volta e se tu lo riferirai a qualcuno, negherò di aver mai pronunciato queste parole. Ci siamo capiti?>
<Adesso muoio dalla voglia di saperlo!>
< Nonostante il tuo sarcasmo e la dieta disgustosa, sei un ragazzo speciale, Freddie Cruz. Davvero un bravo ragazzo, ce n'è uno su un milione come te.> Freddie la fissava a bocca aperta. <E dopo aver detto questa cazzata, che ne pensi se cerchiamo di scoprire chi ha ucciso il senatore? Gesù, la vuoi smettere di fissarmi come se ti avessi colpito col Taser?>
<E' come se lo avessi fatto> mormorò lui.
Ci ho messo un po' ad ingranare in questa storia; per una buona metà non mi ha coinvolta particolarmente ma, andando avanti, si scoprono piano piano altarini e si aggiunge carne al fuoco, ed aumenteranno i sospetti possibili.
La storia prosegue lineare, con le indagini che la fanno da padrone, ad eccezione di alcuni eventi sporadici che coinvolgono la vita privata dei protagonisti.

Perciò le caratteristiche per un buon giallo ci sono, quindi quali sono i problemi?
Nel mio caso, non ho pienamente apprezzato lo stile dell'autrice; al di là dei refusi più che presenti che, come sempre, fanno storcere il naso, ho trovato la scrittura un po' troppo "sempliciotta" per un romanzo.

Ed ultimo, ma decisamente non per importanza, il finale.
Ragazzi... il finale!
Sono convinta che, in primis per questo genere, il finale sia FONDAMENTALE.
Per evitare spoiler, dirò semplicemente che è stata violata una delle regole chiave per un buon giallo, cosa che mi ha lasciato a bocca asciutta, perché ci ho sperato fino alla fine.

Anche prima della scoperta del vero assassino, Sam inciampa letteralmente su un possibile movente che potrebbe portare alla risoluzione del caso; ma non è un'intuizione che ha avuto lei facendo 2+2, oppure a seguito delle approfondite indagini, semplicemente un personaggio aveva omesso di parlarne e questa cosa a me non va proprio giù.

Insomma, un vero peccato, ma è andata così.
E voi? Vi piacciono i gialli? Quali sono i vostri preferiti del genere?
Fatemelo sapere con un commento!

Alessia


2 commenti: