venerdì 12 ottobre 2018

Recensione Brucia l'inverno - Elle Eloise

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Immaginatevi una faccia molto felice mentre leggete questa recensione, perchè è esattamente quella che ho in questo momento mentre la sto scrivendo.
Dopo un tempo che mi è sembrato interminabile, oggi vi porto la recensione della novella Brucia l'inverno, nuova uscita della magica Elle Eloise, edita da Delrai Edizioni.

Brucia l'inverno
Elle Eloise

 

Editore: Delrai Edizioni

Trama: Alle ragazze ho sempre raccontato puttanate sul significato di quelle cicatrici: un incidente in motorino, una brutta caduta dalla bici, ne inventavo sempre una diversa. Ma con Michele sono stato sincero fin da subito, quando ho visto lo shock sulla sua faccia appena mi ha tolto la maglietta. Ho provato a mentire di fronte a quei bellissimi occhi scuri, colmi di onestà e sofferenza per una vita vissuta nel rifiuto, ma non ce l’ho fatta. Lui mi stava dando tutto se stesso quella notte e io volevo dimostrargli di essere altrettanto coraggioso.

Che cos’è la normalità? Marco se lo chiede ogni giorno, combattendo i fantasmi del passato e quelli del presente. Un uomo, un vero uomo,non si farebbe abbattere così facilmente dalle difficoltà, non farebbe soffrire le persone a cui è legato, invece lui non è capace di farlo, nasconde la verità, cela il fatto di provare attrazione per gli uomini, perché, sì, un vero uomo dovrebbe volere una famiglia, vita e abitudini normali, non essere una delusione anche per se stesso. Michele invece infrange tutto ciò che Marco ha sempre cercato di combattere, lo fa sentire virile, vivo, è il suo tutto, ma questo sembra non bastare per ridargli indietro ciò che lui più cerca.



Infinito.... ecco come mi è sembrato il tempo che ho dovuto aspettare prima di avere in mano un nuovo scritto di questa autrice, che da qualche anno è entrata di prepotenza nelle mie top five.

Ho letteralmente amato ogni suo romanzo; anche l'ultima novella mi era piaciuta molto, e quando ho letto su quale personaggio sarebbe stata incentrata questa, non stavo più nella pelle.
Immaginavo una storia ancora più sentita rispetto alle precedenti, e così è stato.

In meno di 60 pagine, questa novella riesce a trasudare amore, dolore, odio e rifiuto da tutti i pori; è incredibile come, in così poche pagine, la Eloise sia riuscita a creare un concentrato di emozioni.

Se con Il mio sorriso sa di te ho vissuto quasi una sensazione di pace interiore durante la lettura, con Brucia l'inverno ho provato un pizzico di malinconia per questo ragazzo, che se da un lato cerca di non farsi crollare il mondo addosso ed essere forte per le persone che lo circondano, dall'altro non vorrebbe far altro che lasciarsi andare, piangere, urlare, ed essere considerato normale. 

Segnato inevitabilmente da un padre violento, per lui non è concepibile pensare che i sentimenti che prova e le reazioni fisiche ed emotive che ha, verso una persona del suo stesso sesso, siano normali.
La sera, prima di andare a dormire, mi ritrovo sempre nudo, di fronte allo specchio della mia stanza. Analizzo ogni centimetro del mio corpo per capire se sono come voglio. Mi piace il mio fisico, mi piace la mia faccia. Eppure, ho sempre la sensazione di non essere perfetto, che ci sia una nota stonata nell'armonia apparente. Basta girare le spalle e gettare uno sguardo alla mia schiena per capire quale sia la nota stonata, quella che rovinerà la melodia anche se la si ripeterà mille volte.
I personaggi secondari di questa novella saranno la chiave per far capire a Marco cosa è realmente importante.

Ho apprezzato particolarmente il rapporto tra lui e Vanessa, il loro sostenersi a vicenda in una situazione che sembra insormontabile.
Il loro è indubbiamente amore con la A maiuscola, solo non nel senso più convenzionale del termine.
La loro bolla è ciò che gli permette di evadere da una realtà scomoda ed entrare in un mondo di fantasia, ma sarà anche ciò che li porterà verso la persona con cui vogliono stare veramente.

L'amicizia, la famiglia e l'amore. La triade che spingerà Marco a smetterla di scappare da ciò che è, di liberarsi dalle catene che si è autoimposto, e cominciare a vivere la vita che merita.

Tutti i personaggi sono, come sempre, meravigliosamente caratterizzati.
Anche quelli da cui magari ti aspetteresti una superficialità d'animo, scavando un pochino, scopri semplicemente che ciò che si annida nei loro cuori è la paura; la paura di non riuscire a farcela da soli, la paura di non riuscire ad essere la persona che si vuole essere.

Avrei tanto voluto un intero romanzo incentrato sulla storia di Marco, ma mi accontento comunque visto le sensazioni che mi ha dato.

E ora non mi resta altro che aspettare pazientemente un nuovo romanzo (pazientemente un corno...).

Allora lettori, vi ho convinto a leggere questo gioiellino? O l'avete già letto?
Fatemelo sapere con un commento.

Alessia

P.S. Probabilmente è il mio cervello che gioca brutti scherzi... ma solo a me il ragazzo della copertina ricorda l'attore Sam Clafin (giusto per capirci, Finnick di Hunger Games)?



1 commento:

  1. Sì solo a te, la copertina non mi piaceeee!
    Comunque la novella me la tengo per natale, tanto sono poche pagine!

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