lunedì 19 novembre 2018

Recensione Perchè la notte appartiene a noi - Amabile Giusti

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Ebbene sì... ci vedete bene.
Oggi si torna finalmente con una recensione (sia ringraziato il cielo).
Spero di essere riuscita a tornare sui binari, ma a mia discolpa dico che gli ultimi libri che ho preso in mano erano piuttosto lunghi e quindi ci sto mettendo un po' a finirli, visto che non mi piace lasciare le cose a metà.
Oltre a tornare con le mie amate recensioni, oggi riesco a spuntare anche un'altra autrice del RARE, cosa che non facevo da un po', quindi sono doppiamente soddisfatta; il libro protagonista è Perchè la notte appartiene a noi, di Amabile Giusti.

Perchè la notte appartiene a noi
Amabile Giusti


Genere: New Adult

Editore: Amazon Publishing 

Trama: La luce dell’aurora e il gelido buio dell’Alaska: sono Mira e Kade

L’inverno in Alaska è spietato: lo sa bene la giovane Mira Kendall che non si è mai allontanata da Noweetna, un villaggio di trecento anime. Per affrontare il buio perenne di quelle latitudini, la ragazza si è creata un piccolo mondo interiore ricco di luce: legge tantissimo, colleziona fiocchi di neve e sogna di vivere un grande amore romantico.

L’arrivo di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto inquietante: ha i capelli lunghi, un occhio verde e uno nero, strani tatuaggi perfino sul viso e sulle mani, e un pessimo carattere. Non socializza con nessuno, vive da solo su una vecchia barca arenata e nasconde di sicuro un terribile segreto.

Impossibile per loro non incontrarsi, così com’è impossibile per Mira non trovarsi combattuta fra due emozioni opposte. Una parte di sé disapprova Kade per i suoi modi sgarbati, e l’altra è irresistibilmente attratta dal suo fascino feroce e dal mistero che lo avvolge.

Lentamente, l’iniziale reciproca antipatia si trasforma in un sentimento inatteso, tanto profondo da travolgerli entrambi. Ma Kade ha troppe cose da nascondere. Quando il suo passato torna a minacciarlo, diventa necessario fare una scelta dolorosa che potrebbe separarli per sempre.

Una storia passionale e sensuale sullo sfondo di una terra selvaggia, fra due anime più affini del previsto, dapprima ostili, dubbiose, rabbiose, e poi follemente bisognose, gelose e affamate d’amore.





Dopo l'ultima cocente delusione data da P.S. I dare you (recesione qui), ho pensato che non potesse andarmi peggio di così con la prossima lettura romance, o almeno per un po'.
Sto cercando di imparare dai miei errori e tenermi lontana da quei titoli che, spesso già solo dalla trama, so già che non mi piaceranno, e che finirò per pertirmi di aver letto.

Detto ciò, perchè ho letto questo libro?
Questo perchè leggendo la trama, e soprattutto soffermandomi sulla frase "l'arrivo di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto inquietante",  sarei dovuta correre dall'altra parte.
Mi sono comunque lasciata tentare fondamentalmente da 3 cose:

- La Giusti è una di quelle autrici tanto decantate di cui io non ho mai letto nulla, e quindi ero curiosa.
- Il libro era sulla mia lista del RARE.
- L'Alaska come ambientazione mi attirava da morire.

C'è qualcosa nei posti isolati, piccoli e lontani dal mondo che mi attira sempre nei libri.
Che sia un thriller, un giallo o un romance, se mi piazzi un'isola, una villa in mezzo al nulla o, in questo caso, un paesino dell'Alaska con appena 300 abitanti, io vengo attirata come una falena viene attirata dalla luce.

Ho quindi cominciato questo romanzo con una vena piuttosto positiva, e alla fine non è andata male.
Tagliando subito la testa al toro... il fantomatico segreto descritto nella trama viene rivelato, in buona parte, nel secondo capitolo, quindi la parte "mistery" del libro va a farsi subito benedire, e questo mi ha dato un po' fastidio.

Ho comunque lasciato correre perchè in fin dei conti ho in mano un romance, e non un thriller, quindi ho deciso di proseguire con la lettura e concentrarmi sui nostri protagonisti.

Mira e Kade hanno una cosa in comune: sono personaggi decisamente sopra le righe. Questo però non lo dico con accezione positiva.
Cercando di entrare un po' di più nel dettaglio, vi dico che Mira, all'inizio del romanzo, sembra uscita da un libro delle fiabe.
Oltre ad essere un'inguaribile romantica, con tanto di romanzi rosa nascosti sotto il materasso, è decisamente ingenua. Ha questa insana visione per cui prima o poi, come in uno dei suoi adorati libri,  una versione moderna e passionale di Heathcliff di Cime Tempestose, verrà a salvarla dalla passività della sua vita.

Kade dal canto suo, oltre ad essere decisamente sboccato e volgare, sembra essere realmente cattivo, non solo un po' stronzo, ma proprio quel genere di maleintenzionato da cui dovresti scappare a gambe levate.
Questo porta ovviamente la nostra protagonista, dopo una presa di coscienza piuttosto dolorosa che non bisogna necessariamente essere innamorati di una persona per volerci andare a letto, a buttarsi tra le sue braccia (ma le donne di questi romanzi li guardano i telegiornali??).

Non abbiamo esattamente un insta-love ma è lì lì che ci guarda e tenta di fare capolino di soppiatto.

Quello che però ha salvato il libro, oltre allo stile della Giusti che mi è sembrato leggermente diverso dai soliti romance, con un uso di termini e metafore un po' più ricercato, e l'ambientazione che, come mi aspettavo mi è piaciuta da morire (abbiamo anche l'Aurora Boreale... cosa chiedere di più?!) è stata una reale evoluzione dei personaggi.

Mira soprattutto cresce sotto i nostri occhi, attraverso lo scorrere delle pagine.
La smette di nascondersi dietro fantasie adolescenziali sull'uomo perfetto, e trova la forza di accettare e dichiarare quello che vuole e non pensava di volere.

Anche Kade subisce una sorta di evoluzione, anche se in maniera differente.
Il suo problema più profondo nasce dalla paura del cambiamento; lui è stato quello che è stato per tutta la vita, e fatica ad accettare che possa esistere una parte di lui che voglia essere diversa.

Altro punto a favore verso la parte finale del romanzo, dove passiamo da romance ad azione, anche se forse in maniera un po' drammatica.
Mi sono trovata anche un colpo di scena piccino piccino che non mi aspettavo, credendo già scritta la fine dei nostri protagonisti.

Insomma, un romanzo leggero che si fa leggere tranquillamente in un paio di giorni.
Per me non supera le 3 piumette e mezzo, anche perchè in alcuni punti mi ha ricordato pericolosamente 50 sfumature di grigio per come vengono gestite certe cose, ma comunque è un romanzo che supera tranquillamente la sufficienza.

Allora lettori? Scommetto che la maggior parte di voi ha letto almeno una volta la Giusti.
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento!

Alessia


1 commento: