venerdì 18 gennaio 2019

Recensione The studying hours - Sara Ney

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Ammetto che un po' mi è mancato scrivere questa frase di apertura.
Quest'ultimo periodo è stato molto particolare per me, quindi non me ne vogliate se ho deciso di prendermi una pausa dal blog, ma ne sentivo la reale necessità.
Visto che spesso con il nuovo anno si fanno anche i nuovi propositi, io al momento ne ho uno solo, o almeno... uno solo riguardante il blog.
Questo mio piccolo angolino è aperto da poco più di 6 mesi, e per quanto non sia passato molto tempo, mi ci è voluto veramente poco per allontanarmi dalla mia idea originaria.
Cercherò di spiegarmi meglio: il tutto è partito in maniera molto casuale, come una valvola di sfogo, ma ben presto, vuoi per non lasciare il blog vuoto, vuoi perchè avevo proprio voglia di pubblicare una determinata recensione, si è trasformato tutto in un "ah cavolo... domani devo far uscire il post", "ah cavolo... mi mancano ancora 150 pagine... devo sbrigarmi!".
Ecco, tutto ciò mi sono ripromessa che non accadrà ancora; mi ero prefissata un obiettivo di 3 pubblicazioni settimanali, ma posso dire ora, dopo averci riflettuto, che lavorando full time 5 giorni su 7 per me risulta un impegno non indifferente.
Soprattutto perchè non voglio più correre dietro al finale di un libro per il semplice fatto di finirlo per pubblicare. Voglio farlo perchè non riesco a staccarmi dalle pagine.
Tutto questo preambolo per dirvi che, sì, continuerò a pubblicare, ma la cadenza sarà random. Potrei far uscire 3 recensioni a settimana, come una, come nessuna. Lo scoprirò andando avanti in questo bel viaggio.

E lettori, se siete arrivati fino a qui, bhe... congratulazioni per aver sopportato tutti questi preamboli!
Ora possiamo finalmente arrivare allo scopo di questo post, ovvero spuntare un'altra autrice dalla lista RARE, e parlarvi di The studying hours di Sara Ney.


The studying hours

Sara Ney

 

Editore: Hope Edizioni

Genere: New Adult

Trama: ROZZO. ARROGANTE. STRONZO. 
Non c’è dubbio al riguardo, Sebastian Oz Osborne è il miglior atleta dell’università ma anche il più grande stronzo. Un cliché ambulante, sempre pronto a dire sconcezze, un corpo fantastico, uno a cui non frega un cazzo di ciò che pensa la gente. 

INTELLIGENTE. ELEGANTE. CONSERVATRICE. 
Non si cada in errore, Jameson Clarke può anche essere la studentessa più diligente della scuola, ma di certo non è una puritana. Trascorrendo la maggior parte del suo tempo tra le sacre mura della biblioteca, James diffida di guardoni, atleti e stronzi e Oz Osbourne ha tutte queste qualità. Lei è brillante, sarcastica e il contrario di ciò che lui immagina. 

Ogni stronzo ha le sue debolezze. 
Lui vuole esserle amico. 
Lui Vuole passare del tempo con lei. 
Lui Vuole farla impazzire. 
Lui Vuole lei. 
Fine della conversazione in chat 
Digita un messaggio... 



Come probabilmente accadrà per la maggior parte dei libri che verranno, se questa autrice non fosse stata presente al RARE sarei stata lontana chilometri da questo romanzo.

Avete presente il mio fioretto di qualche post fa? Dove mi ripromettevo di stare lontana dai brutti romance? Bene... quando ho iniziato questo libro mi sono detta: ok, ci siamo, un altro romance che mi farà cadere le braccia.

E all'inizio è stato così. Quando ci viene presentato il nostro protagonista Oz, in una scena che potrebbe tranquillamente trovarsi in un di quei film romantici di serie B, il primo pensiero che scatta in automatico è: LA FIERA DEL TRASH!
Ma chi mai si ritroverebbe a baciare una ragazza per scommessa, nel bel mezzo di una biblioteca, alla modica cifra di 500 dollari... ma chi??!!

E solo con questo gente ero davvero tentata di depennare un'altra autrice della lista, senza dargli la minima possibilità di recuperare.
Qui però è venuta in soccorso la recensione della cugi, perchè ho pensato: bhe... neanche lei è amante del trash... se gli ha dato 4 stelle dovrà avercelo qualcosa di buono sto romanzo.
Ho quindi mandato giù il groppo in gola e ho proseguito con la mia lettura, sempre un po' con il sopracciglio alzato in attesa della prossima scena da rotazione automatica degli occhi.

Piano piano il sopracciglio ha cominciato ad abbassarsi e ho iniziato seriamente a godermi la lettura, e questo per un semplice fatto. Se i personaggi mi vengono presentati come degli stereotipi ambulanti, con clichè a non finire, mi aspetto come minimo che compaia l'insta-love da un momento all'altro. E invece udite udite... non c'è l'insta-love!
Ebbene sì, per altri potrà essere una cosa da nulla, ma per me in un romance è essenziale che il sentimento abbia un crescendo misurato. L'attrazione fisica iniziale l'accetto, l'innamoramento no.

Come dicevo Sebastian e Jameson non hanno niente di veramente particolare che non ti faccia pensare a personaggi visti e rivisti, ma c'è da dire che andando avanti scopriamo dei lati di loro che non emergono ad inizio lettura, e non è per niente una cosa scontata.
Non sono dei personaggi che in dieci righe inquadri e tutta la costruzione finisce lì. Ci viene data un'infarinatura iniziale sulla tipologia di personaggi che abbiamo davanti, ma cominciamo a scalfire la superficie andando di pari passo con il proseguimento della loro relazione. 
Questi protagonisti non hanno dei cambiamenti radicali della personalità semplicemente perchè hanno una relazione, invece imparano ad accettare dei lati di loro stessi che non sapevano di avere, o che semplicemente nascondevano agli altri.
Certamente a fine libro non abbiamo un Oz tutto sentimentalismi e niente sesso, e non abbiamo una Jameson che passa dai cardigan alle gonnelline di pelle, ma abbiamo un Oz che accetta il fatto di poter provare dei reali sentimenti per una donna, e una Jameson che si lascia andare come non aveva mai fatto.

Con questo non voglio dire che il libro si salva su tutta la linea eh... perchè di cose che fanno storcere il naso ce ne sono (chi ha letto il libro può capirmi quando dico che la scena del bagno in albergo è al limite del ridicolo, ma non dirò altro).
Dico solo che è una della poche letture che mi è capitato di rivalutare, superando il mio istinto iniziale, soprattutto per essere un new adult.

I personaggi secondari fanno sì da contorno, ma non sono realmente distinguibili tra di loro.
Nel senso che sia i ragazzi, compagni di squadra di Oz, che le ragazze, coinquiline di Jameson, sembrano tutti dei malati di sesso che non pensano ad altro per tutto il giorno. Avrei voluto un pelo di caratterizzazione in più anche per loro. Non escludo che magari ci sia andando avanti nella serie, ma per ora sono un no.

Stessa cosa per una situazione che si è venuta a creare tra Oz ed il suo coinquilino Zeke. L'autrice lascia intendere che sia qualcosa sotto al comportamento rabbioso e rancoroso di Zeke ma non approfondisce la situazione. Lancia il cosiddetto sasso e poi nasconde la mano.
Come sopra è probabile che ci sia un approfondimento nei libri successivi, ma per quanto mi riguarda mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca.

Per quanto riguarda il finale l'ho trovato leggermente affrettato. Sembrava quasi come se l'autrice, una volta fatto mettere insieme i due, non avesse molto altro da dire. Peccato...

Il voto complessivo sarebbe un 3,7. Ma come sempre sono legata agli standard di goodreads e arrotonderò a 4.
Non so se leggerò i libri successivi, sicuramente non a breve, ma potrei dargli una possibilità.

Allora lettori? Conoscete questa serie? Vi intriga?
Aspetto i vostri commenti!

Alessia

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