lunedì 9 luglio 2018

Recensione La matematica dell'amore - Helen Hoang

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Si torna sul blog con la recensione di un libro che mi ha intrigato fin da subito per via dei protagonisti non proprio ordinari.
Il libro di oggi è La matematica dell'amore di Helen Hoang.
Venite a sapere cosa ne penso!


La matematica dell'amore
Helen Hoang



Editore: Leggereditore

Trama: Stella Lane pensa che la matematica sia l'unica legge che regoli l'universo. Nel suo lavoro si serve di algoritmi per prevedere gli acquisti dei clienti, e questo le ha assicurato più denaro del necessario ma l'ha privata di un minimo di esperienza con gli uomini. Non aiuta il fatto che Stella sia affetta da Asperger e che i baci alla francese le ricordino uno squalo che si fa pulire i denti da un pesce pilota. La soluzione per i suoi problemi è una sola: fare molta pratica, con un bravo professionista. Ecco perché assume un gigolò, Michael Phan, un vero esperto nel settore, che accetta di guidarla in un articolato programma di lezioni: dai preliminari alle posizioni più ardite. In poco tempo Stella non solo impara ad apprezzare i suoi baci, ma anche tutte le altre cose che Michael le fa provare, e la loro "insensata" collaborazione inizia ad assumere uno strano senso, tanto da insinuare in lei il sospetto che l'amore sia la logica da seguire...



Come vi dicevo la prima cosa che mi ha attirato sono stati i protagonisti: il rapporto che poteva crearsi tra i due poteva essere di quelli unici.

Stella è una donna che soffre della sindrome di Asperger e, pur non essendo un dottore, ne avevo già sentito parlare prima.
Una forma più leggera (che io sappia) di autismo, che porta la persona ad essere sensibile a molti fattori esterni, come rumori oppure odori forti ma, soprattutto, ad una vera e propria ansia sociale che, inevitabilmente, rende difficoltose le relazioni con altri individui.

È uno dei rari casi in cui ho apprezzato la figura femminile più di quella maschile.
Mi sono ritrovata fin da subito a simpatizzare per questa donna che cerca con tutte le sue forze di superare i suoi ostacoli interiori e cercare di essere il più possibile "normale" agli occhi degli altri.
Stella non è la classica donna con insicurezze basate sul nulla, i suoi problemi sono assolutamente reali.

L'unico momento in cui riesce ad essere realmente sè stessa è quando lavora: i numeri, le statistiche, gli algoritmi le permettono di isolarsi nel suo mondo e, sottostare alle leggi della matematica, che sono regole univoche per eccellenza,  l'aiutano a costruire una routine di cui non può fare a meno.

L'interazione con gli altri, anche solo con i suoi genitori, soprattutto con una madre che non fa altro che ricordarle che vorrebbe vederla sistemata e con dei figli, non fa altro che fomentare le sue più grandi paure.

Per questo Stella si fa coraggio e decide che vuole cambiare, che non vuole più essere etichettata per la sua malattia, ma vuole vivere la sua vita, ed è qui che entra in gioco Michael.

Michael a primo impatto potrebbe sembrare l'uomo "che non deve chiedere mai"; è gigolo di mestiere, quindi tutte le donne che incontra cadono ai suoi piedi, ma nessuna di loro l'ha mai visto per quello che è: un uomo profondamente legato alle donne della sua famiglia, con delle passioni che non può sviluppare per cause di forza maggiore ed un padre assente, con un passato discutibile, che va a minare la sua autostima e sicurezza in sè stesso.

Il primo incontro tra i due è a dir poco elettrico. Complice il pov alternato riusciamo a leggere i pensieri di entrambi e vedere come notino dell'altro i piccoli dettagli che lo caratterizzano.
Non direi che si tratta esattamente di insta-love ma sicuramente scatta qualcosa.

Il libro prosegue con scene esilaranti che di certo vi faranno nascere un sorriso (la famiglia di Michael è a dir poco singolare) ma anche con momenti interiori dei nostri protagonisti, dove i desideri vanno a scontrarsi con la realtà dei fatti.

Purtroppo, per una serie di fattori, la lettura ha cominciato a farmi storcere un po' il naso dalla metà in poi, per questo non prende il punteggio pieno.
La questione è che Stella ha un cambiamento troppo radicale in troppo poco tempo: mi rendo conto che si tratta di un romanzo ma d'altronde la donna che viene descritta soffre di autismo, quindi non credo possa cambiare dal giorno alla notte.

Il tema fondamentale della storia è la piena accettazione di sè stessi ed il finale, per quanto prevedibile, risulta comunque dolce e degno dei nostri protagonisti.
Ho apprezzato molto l'epilogo, che non è assolutamente da sottovalutare, in quanto molti autori decidono di ometterlo e lo stile dell'autrice è decisamente fluido e godibile, quindi difficilmente riuscirete a staccarvi prima della fine.

Recensione più lunga della media ma avevo parecchio da dire!
Attendo come sempre i vostri commenti per sapere se avete letto il libro e soprattutto se la pensate come me.

Alessia



2 commenti:

  1. Odio queste cose. Basterebbe un "X tempo dopo" e qualche frase di circostanza per giustificare il cambiamento di lei con del tempo trascorso nel mezzo.

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