venerdì 21 dicembre 2018

Recensione La paziente perfetta - Jenny Blackhurst

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Oggi torniamo sul blog con uno dei miei generi preferiti, ovvero il thriller, e più nello specifico il thriller psicologico, che se viene gestito bene ti fa macinare pagine come nient'altro!
Ed è questo il caso de La paziente perfetta, di Jenny Blackhurst, edito da Newton.

La paziente perfetta
Jenny Blackhurst

 

Genere: Psychological Thriller

Editore: Newton Compton Editori

Trama: Karen, Eleanor e Bea sono amiche sin da quando erano bambine. Tra loro non ci sono segreti, e ciascuna conosce le altre alla perfezione. Adesso che hanno superato i trent’anni, hanno cominciato ad allontanarsi a causa delle difficoltà di tutti i giorni: Eleanor è una moglie e una madre sommersa dalle responsabilità e fatica a stare dietro a tutto; Bea è felicemente single, o almeno questo è ciò che lascia credere agli altri; Karen fa la psichiatra e, nonostante il suo passato oscuro, si considera la roccia del gruppo, l’amica su cui contare. Ma quando una nuova paziente si presenta nel suo studio con disturbi che non le sono ancora del tutto chiari, Karen comincia a temere di aver messo le sue più care amiche in pericolo. Perché la sua paziente sa cose sulle tre donne che nessuno all’infuori del loro ristretto circolo potrebbe (o dovrebbe) conoscere…


Il primo libro di questa autrice mi era piaciuto da morire! Certo, come per il 90% dei romanzi, se mi chiedeste adesso di cosa parla non vi saprei rispondere, è passato troppo tempo.
Ma tanto è bastato per farmi aggiungere questo nuovo romanzo tra i "to-read" di Goodreads, e dopo un bel po' di tempo sono riuscita a dedicargli un posticino, e non me ne sono assolutamente pentita.

Come era stato a suo tempo per Il giardino delle farfalle, la cosa che mi ha colpito di più di questo romanzo è stata la psicologia dei personaggi, e fortunatamente direi, visto il genere.
L'autrice si prende tutto il tempo necessario, grazie anche al pov alternato delle tre protagoniste, per farci conoscere queste tre donne legate fin da quando erano ragazzine.

Ognuna di loro ha una personalità ben distinta; non brillano per originalità, ma sono comunque ben assortite come gruppo.
Karen, la psicologa, è all'apparenza la donna forte, quella che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, e che fa da perno per tutto il gruppo. Bea è la ragazza spigliata, quella con cui usciresti il sabato sera, e che pensa solo a divertirsi. Ed infine c'è Eleonor, la mamma che trova a malapena il tempo per se stessa.

Andando avanti con la storia, ci si rende conto che queste tre donne, all'apparenza molto legate, in realtà nascondono rispettivamente cose piuttosto importanti alle altre due.
Quei lati sopiti e nascosti, quelle cose che rimangono chiuse in un cassetto per anni perchè fa troppo male tirarle fuori, quegli aspetti importanti di te, che con le tue migliori amiche dovrebbero venire a galla, le tre protagoniste li tengono ben nascosti.

Proseguendo si capisce che, quella che dovrebbe essere un'amicizia profonda e duratura, in realtà è alquanto superficiale. Tutto ciò che le amiche mostrano l'un l'altra è una maschera ben costruita nel tempo, che piano piano verrà a sgretolarsi.

Ad aggiungersi ai tre pov delle protagoniste, ce ne viene presentato un quarto, ovvero quello che sta cercando di distruggere la loro amicizia, cominciando ad insinuare nelle loro menti che c'è qualcosa che non va, e mettendole una contro l'altra.
Qui l'autrice è stata una maestra, perchè ha proseguito con un depistaggio non indifferente, che mi ha lasciato basita alla fine.

Quando si è convinti di aver capito tutto, ci viene svelato l'arcano e devo dire di aver apprezzato veramente tanto come è stato gestito.
Per me in un thriller è fondamentale l'effetto sorpresa, è quello che attendo con ansia per tutta la lettura, e se non lo trovo quasi sicuramente il libro per me è bocciato.

Lo stile della Blackhurst è diventato per me una garanzia, sempre fluido e che ti tiene con il fiato sospeso.
L'unica cosa che mi ha "infastidito" un po', ed è per questo che non prende il massimo del punteggio, è che dalla trama si intuisce che ci sarà un rapporto tra Karen ed una sua paziente alquanto singolare.
Se all'inizio però le sedute sembrano avere un ruolo piuttosto importante, andando avanti nella lettura la cosa si perde, ed è un peccato, perchè il libro inizia proprio con una seduta psicologica che mi aveva fatto subito entrare nel mood giusto.

Mi sarei aspettata gli incontri tra Karen e Jessica come il punto focale del romanzo, alternati dallo scorcio sulle vite delle protagoniste, invece è stato il contrario.
Detto ciò lo reputo comunque veramente un ottimo thriller, e se questo è il vostro genere, non potete assolutamente farvelo scappare.

E anche per oggi è tutto! Allora? Vi ho messo un po' di curiosità su questo romanzo?
Fatemelo sapere con un commento!

Alessia

3 commenti:

  1. Potrei metterlo tra i papabili, ma ti svelo un segreto, raramente i thriller Newton mi conquistano troppo (così come i romance XD)

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  2. Io ho già il mio carico per il 2019 u.u

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