venerdì 14 dicembre 2018

Recensione In viaggio verso Pride - Jill Sanders

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Oggi spuntiamo un'altra autrice che sarà presente al RARE dell'anno prossimo.
E se da un lato sono contenta perché progredisco con la reading challenge, dall'altro avrei voluto buttare il kindle dopo questo scempio di lettura.
Il libro in questione è In viaggio verso Pride di Jill Sanders.

In viaggio verso Pride
Jill Sanders

 

Genere: Contemporary Romance

Editore: Autopubblicato

Trama: Megan Kimble si è finalmente liberata di anni di abusi per mano del suo ex. Ora può finalmente iniziare una nuova vita e capire chi è davvero. Alla morte improvvisa di suo fratello Matt, decide di correre un grande rischio e trasferirsi dall’altra parte del paese per vivere nella sua casa e occuparsi della sua nuova attività: potrebbe trattarsi dell’occasione di cui ha bisogno. C’è un solo problema. Megan non sembra poter sfuggire all’irresistibile fascino del migliore amico del suo defunto fratello. Todd Jordan ha appena perso il suo migliore amico e socio in affari. Quando la sorella di Matt si trasferisce in città, l’attrazione verso di lei è istantanea. Riuscirà a dimostrarle che gli uomini non sono tutti uguali e a resistere ai suoi stessi impulsi una volta che Megan tornerà a fidarsi? Superare gli ostacoli altro non è che una parte del viaggio. Ad ogni modo, prima di poter sperare in un’eventuale felicità i due dovranno sopravvivere a una disastrosa visita da parte dell’ex marito di Megan.





Ora, io ammetto di essere un po' prevenuta nei confronti dei romance autopubblicati, per il semplice fatto che ne ho viste di cotte e di crude.
Questo però non mi ferma dal continuare a leggerli, come ho fatto con questo ultimo romanzo.

La prima cosa che mi ha fatto storcere il naso, ma questo è puro gusto personale, è che la storia è narrata in terza persona.
Nei romance è una cosa che tende a non piacermi per niente, non mi fa immedesimare completamente nella lettura, e il tutto mi sembra molto distaccato.

Ad aggiungersi, in questo caso la terza persona è gestita veramente male.
Non c'è uno stile fluido che ti accompagna, e questo non so se dipenda dalla traduzione (su questo punto ci ritorneremo più approfonditamente dopo) o proprio da come scrive l'autrice.
Mi sono ritrovata più e più volte a perdere il filo, perché non mi ero accorta che il personaggio di cui si stava parlando era cambiato.
Il risultato è stato riprendere a leggere da una decina di righe prima per riuscire a capirne il senso; decisamente non ci siamo.

L'introduzione alla storia è quasi inesistente.
Sì, capiamo che il fratello della protagonista è morto e lei sta andando al suo funerale.
Sì, capiamo che Megan sta scappando da una storia di abusi.
Manca però un minimo di infarinatura: veniamo sbalzati nella vita della protagonista in maniera brusca; non c'è una sorta di "prequel" su quello che le è successo.

Detto questo ho pensato "vabbé, adesso che è arrivata a Pride magari le cose procederanno con un po' più di calma", e ovviamente mi sbagliavo.
La mole del libro non è neanché così esigua da giustificare tutta questa velocità negli eventi, perché parliamo di 300 pagine di romanzo.
Per farvi capire di cosa parlo, dopo qualcosa come una decina di pagine la protagonista se ne esce con una frase tipo "lo conoscevo solo da un mese". Un mese? ma quando cavolo è passato questo tempo?!

Passiamo a parlare dei personaggi, che avrebbero potuto salvare in corner questa storia, ma così non è stato.
Prima di tutti Megan; da una donna reduce da una storia di violenza, e anche piuttosto grave, ti aspetti un minimo di reticenza verso gli uomini.
Inizialmente è così, ma dopo poco si cambia subito regime. Al di là degli sporadici saltelli che fa per lo spavento quando qualcuno le spunta fuori all'improvviso, non ci mette neanche un quarto di libro a farsi toccacciare dal figo di turno.

Mi aspettavo decisamente più sofferenza e paura di commettere nuovamente gli stessi errori da parte di questa protagonista.
La paura e la mancanza di fiducia sono lì, ma sono alquanto superficiali.

Anche Todd dal canto suo aveva molto potenziale, che però non è stato minimamente espresso.
Oltre ad aver perso la moglie e la figlia, stai per imbarcarti in una storia con la sorella del tuo migliore amico morto. Io personalmente non dormirei esattamente sogni tranquilli, ma anche qui c'è una sorta di momento iniziale in cui si fa mille pippe mentali che poi si dissolvono nel nulla.

Quella che mi è mancata principalmente tra i due, al di là di una caratterizzazione decisamente più approfondita, è stata quell'angoscia derivante da delle storie finite decisamente male.
Non c'è sufficientemente dolore, paura, sconforto; tutte queste caratteristiche vengono a mancare, e quella che poteva essere una storia fortemente tormentata, si è trasformata in un amore tra liceali confusi.

Tutta questa storia è condita da uno stile sempliciotto da tema di scuola media, e una traduzione che fa acqua da tutte le parti. Tralasciando i refusi che ormai si sa, sono di casa con gli autopubblicati, ci sono addirittura dei tempi verbali sbagliati, cosa per me veramente inconcepibile.

Insomma, un disastro su tutta la linea, non c'è niente che si salva.
Allora lettori? Avete letto questo libro o qualcos altro di questa autrice?
Fatemi sapere la vostra opinione con un commento!

Alessia

2 commenti: