giovedì 13 settembre 2018

Recensione È solo colpa tua - Robin C.

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Qui si continua a macinare letture per il RARE e, con il libro di oggi, si ritorna in carreggiata.
Sfortunatamente la sottoscritta si era preparata tutti i suoi begli appunti per non scordarsi nulla e cosa ha fatto? Bhe... ma ovviamente li ha lasciati in ufficio!
Va bene ugualmente, cercherò di fare ordine mentale per dirvi cosa penso di È solo colpa tua di Robin C.

È solo colpa tua
Robin C.

 

Editore: Newton Compton Editori 

Genere: Erotic Romance

Trama: Andrew Thomas Carmody è un giovane medico dall’avvenire luminoso. Futuro primario di neonatologia, è considerato il Golden Boy dell’ospedale, una leggenda vivente. La natura è stata generosa con lui: oltre al curriculum da star ospedaliera, ha un fisico slanciato e muscoloso, una voce profonda e intrigante e un viso attraente dai lineamenti delicati. Una vera calamita per qualunque donna nel raggio di chilometri. Per anni è rimasto solo una chimera per chiunque lo corteggiasse, preso com’era dalla moglie Alexandra, ideale perfetto di bellezza femminile, donna dallo sguardo magnetico che lo aveva avvinto completamente a sé. Ma… Eh sì, perché come in tutte le storie che si rispettino il ma non ha tardato ad arrivare anche all’interno del loro matrimonio da favola, della bellissima villa, e tra le loro preziose lenzuola. E così la loro relazione è esplosa, una deflagrazione che sembra aver spazzato via tutto quello che c’era tra di loro. E il detonatore ha il corpo scandaloso e l’esplosiva audacia della giovane Evalyn… Tutto in lei ha il sapore del peccato… Sensualità e scene di realismo straordinario. Sentimenti e sensazioni che accompagnano il lettore in una dimensione nuova, dove lasciarsi andare e godere di ogni singolo istante passato in compagnia dei protagonisti di questa storia incendiaria.


Ero un po' prevenuta con questo libro, lo ammetto.
Non chiedetemi perché ma, a me, il genere Erotic Romance grida "TRASH!".
Mi aspettavo di leggere una storia sostanzialmente priva di trama, se non quella minima per intervallare i rapporti sessuali all'interno del libro e sono contenta di essermi completamente sbagliata.

Il romanzo mi ha colpito fin da subito; inizia con il tradimento di Andrew, marito di Alexandra, che dall'amore incondizionato che provava per la moglie è arrivato a sentirsi annoiato, addirittura irritato dalla donna che lo aspettava a casa tutte le sere.

Essendo un uomo attraente ed un medico di successo ad Andrew non sono mai mancate le attenzioni da parte del genere femminile, e se fino a quel momento non aveva mai provato interesse per altre donne all'infuori di sua moglie, Evalyn arriverà come un tornado per mettere il suo cervello in un frullatore.

Andrew all'inizio, e ovviamente direi, è combattuto tra il senso di colpa e la voglia di trasgredire.
Non ha il coraggio di confessare alla moglie quali sono i suoi desideri più reconditi, per timore che possa in qualche modo vederlo come un mostro e non come l'uomo che ha sposato e di cui si è innamorata 10 anni prima.

Evalyn d'altro canto, infermiera che lavora nello stesso ospedale di Andrew, sa esattamente quello che vuole e non ha assolutamente paura di manifestarlo.
Dapprima in maniera più velata, successivamente con atteggiamenti e sguardi sempre più aggressivi, perché è ben consapevole che l'uomo la desidera tanto quanto lei desidera lui.

Ed è qui che Andrew cade a picco. Si ritrova sconquassato, con una donna che è in grado di dargli incondizionatamente tutto ciò che la moglie non riesce a dargli, e, lentamente ma inesorabilmente, la sua mente abbandona il senso di colpa e abbraccia l'egoismo e la potenza di queste sensazioni.
Perché è di questo che si tratta; Evalyn lo fa sentire potente ed indispensabile come non si è mai sentito, riaccende l'uomo passionale che si era assopito.

Le scene crude di sesso selvaggio ovviamente non mancano, e la sensazione che mi hanno lasciato non è di rabbia, non è di disgusto ma letteralmente di angoscia.
Mi sono sentita angosciata per buona metà del libro ma non in senso negativo.
Le emozioni ed i pensieri di questi due persone erano così potenti, così perverse e così vere da lasciarmi l'amaro in bocca, e quando questo succede vuol dire che i personaggi sono decisamente caratterizzati a dovere.

Il personaggio di Alexandra non è da meno; benché possa sembrare la classica mogliettina angelica che farebbe di tutto per il suo uomo, non può assolutamente accettare il tradimento da parte della persona a cui ha dedicato le sue attenzioni per tutta la vita.

Inizialmente non può credere a quello che vede, la sua mente non è in grado di concepire un dolore così grande, ma quando quello che le si presenta davanti agli occhi è inequivocabile, capisce di dover troncare tutto, prima di farsi ulteriormente del male.

Ha amato più il suo uomo che se stessa, si è fatta da parte, ha smesso di combattere per ciò a cui aveva diritto, ha smesso di sognare e ti ha concesso di darla per scontata. Ti amava al punto di fingere di non sentire la frustrazione e il dolore che le infliggevi. Non ha voluto vedere ciò che chiunque altra avrebbe visto.

Se nella prima parte del libro è tutto un susseguirsi di sensi di colpa, rabbia e risentimento, la seconda parte si concentra sull'evoluzione di questi due protagonisti che, separati, subiscono dei grossi cambiamenti.

Alexandra in primis cerca di lasciarsi tutto alle spalle, di ricostruire la sua vita, di amare nuovamente se stessa.
Andrew, di fronte al fatto di aver perso Alexandra, si rende conto di aver gettato nel spazzatura un'amore che non potrà mai ritrovare con nessun'altra donna.
A parere mio molti la possono vedere come "eh certo... appena la moglie lo lascia questo rinsavisce...grazie tante" ma io l'ho percepita in altra maniera.
Non a caso si dice che spesso ci si rende conto di aver amato qualcuno quando lo si perde; il cambiamento repentino di Andrew, per quanto possa innervosire, è assolutamente normale e veritiero.

I personaggi secondari ed il contesto fanno esclusivamente da sfondo nel romanzo, dove questo trio la fa assolutamente da padrone e ci trasporta in una storia di dolore, perdita e rinascita.
Perde solo un mezzo punticino perché c'è un "incidente" verso la fine della storia che ho trovato poco verosimile, soprattutto considerato quello che era successo poco prima. Non dico altro per evitare spoiler.

Lo stile dell'autrice è lineare, convincente ed accattivante, e mi ha tenuta incollata alle pagine come non mi capitava da un po'.

Mamma mia che recensione lunga!
Se non si fosse capito, ho amato questo libro, per questo ve lo consiglio vivamente.

E voi cosa mi dite? Conoscete già questa autrice?
Aspetto i vostri commenti.

Alessia


2 commenti:

  1. Uhm, lo avevo in lista come sai e la tua recensione mi farebbe propendere per leggerlo, però la storia... ci devo pensare.

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  2. Dai cugi leggilo! Devo sapere cosa ne pensi!

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