lunedì 3 dicembre 2018

Recensione Donne che non perdonano - Camilla Lackberg

Buongiorno lettori e bentornati su Leggiversando!
Sono felice di portarvi oggi sul blog una delle mie autrici preferite, soprattutto per quanto riguarda il genere thriller.
Sicuramente non mancherà la recensione del nuovo romanzo appartenente alla sua saga più famosa, in uscita prevista per il 2019.
Per ora però vorrei spendere giusto due paroline su questa novella che, vedendo quelle poche recensioni online, a parere mio è criticata fin troppo.
Il libro di oggi è Donne che non perdonano, di Camilla Lackberg, edito da Einaudi.

Donne che non perdonano
Camilla Lackberg

 

Genere: Thriller

Editore: Einaudi

Trama: «È vero, stava per uccidere un uomo, ma avrebbe anche liberato una donna. La somma algebrica delle sue azioni sarebbe stata uguale a zero. E poi un'altra persona avrebbe liberato lei».









Io amo alla follia la saga dedicata ad Erika e Patrick, nella mia ormai adorata cittadina di Fjällbacka.
Ormai sono usciti 10 romanzi, ed è previsto l'11esimo che aspetto con ansia di avere tra le mani.

La Lackberg, all'infuori di questa saga, aveva pubblicato un altro mini-libricino chiamato Tempesta di neve e profumo di mandorle (ma quanto è bello questo titolo?!), ovvero una raccolta di racconti a genere thriller che, per quanto diversi dal classico romanzo a cui ero abituata, mi erano comunque piaciuti molto.

Pertanto quando ho "visto" questa uscita (grazie cugi per la segnalazione! come farei senza di te?!), ho pensato inizialmente che avessero anticipato l'uscita del suo nuovo romanzo, rendendomi conto solo successivamente, dopo un piccolo momento di sconforto, che si trattava di una novella.

La trama, come potete vedere, non dice molto, anche se quelle 3 righe mi avevano già incuriosito.
Provvederò io quindi a darvi qualche info in più, per farvi capire se è una lettura che può interessarvi.

Le protagoniste di questa novella sono tre: Birgitta, Ingrid e Victoria.
Queste tre donne, pur non essendosi mai viste, ed essendo completamente diverse caratterialmente e fisicamente l'una dall'altra, senza esserne minimamente consapevoli hanno molto in comune.

Inizialmente sono stata un po' "infastidita" dal fatto che le storie delle tre protagoniste proseguissero parallelamente.
Giusto per intenderci: Cap. 1 Birgitta, Cap. 2 Ingrid, Cap. 3 Victoria, Cap. 4 Birgitta e così via..
Questo perchè non stiamo parlando dei classici pov alternati a cui possiamo essere abituati, dove vediamo la stessa storia raccontata da punti di vista differenti, ma proprio di tre storie diverse che avanzano individualmente.

Questo mi ha un attimo bloccata, fino poi a rendermi conto che le tre storie si sarebbero incastrate, divenendo un tutt'uno, capendo quindi la scelta ragionata dell'autrice.

Le nostre protagoniste vivono rispettivamente dei matrimoni che le tengono imprigionate.
C'è Birgitta con un marito violento, Ingrid con un marito infedele, e Victoria, una moglie russa per corrispondenza che subisce angherie fisiche e psicologiche da parte del marito.

Tutte e tre, andando al di là dei maltrattamenti subiti, acquisiscono la consapevolezza che hanno sposato una persona che si è rivelata completamente differente da quella che avevano conosciuto tempo prima.
Diventa impossibile non provare empatia verso queste donne che, dopo mesi, se non anni di abusi subiti, decidono che è ora di prendere in mano la propria vita e capire che meritano di meglio.

Certo, la loro decisione è alquanto radicale, ma comunque decisamente comprensibile.
E' una di quelle storie che ti porta fortemente a tifare per il lieto fine, per quanto scontato e poco verosimile, perchè con tutte le storie vere che si sentono in giro, hai bisogno di un lieto almeno nel libro, per quanto sia una magra consolazione.

La penna della Lackberg mi ha portato come sempre a macinare le pagine, a prescindere da quanto fosse esigua la mole del libro.
Ovviamente, proprio per il fatto che il libro è piccolo, non viviamo che uno scorcio di questo tema così importante e profondo, ma non si ha mai la sensazione di avere troppa carne al fuoco, come succede spesso quando un romanzo tratta di queste tematiche.

Per quanto riguarda le recensioni negative che ho trovato in giro, almeno quelle che ho letto fino ad ora, le butterei bellamente nel cesso, se mi potete passare il termine.
Per il semplice fatto che non viene giudicata la novella in sè, ma viene criticato il fatto che non è paragonabile alla saga per cui è così tanto famosa.

A me questa novella personalmente è piaciuta molto, e anzi, la consiglierei come primo approccio a questa scrittrice; proprio perchè si riesce a capire il suo stile senza avere in mano un libro da 600 pagine.

Allora lettori? Avete già letto qualcosa di questa autrice? Vi ho convinto a darle una possibilità?
Fatemelo sapere con un commento!

Alessia

3 commenti:

  1. Certo che per essere una novella ne avevi di roba da dire xD
    Che dici, devo riprovarci visto che con la principessa di ghiaccio era andata male?

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    1. Assolutamente sì! Comunque come ho detto questa novella è giusto per capire lo stile dell'autrice, nei romanzi hai molto più scervellamento a livello di mistery.

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  2. è una delle mie scrittrici preferite ma non ho ancora recuperato quest'ultima uscita per la paura di essere delusa!

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